Dott.ssa Roberta Eterno
Psicologa Psicoterapeuta

In breve, secondo l'approccio cognitivo-comportamentale i pensieri su noi stessi, sugli altri e sul mondo condizionano i nostri comportamenti, le nostre emozioni e le nostre reazioni fisiologiche. Ma c'è di più: infatti, i pensieri di cui abbiamo consapevolezza rappresentano solo  la punta di un iceberg mentre la maggior parte delle nostre convinzioni e credenze sono talmente radicate dentro di noi che sono diventate automatiche e inconsapevoli.

 

Non ci sarebbe nulla di male in questo a meno che questi nostri pensieri e credenze inconsapevoli non siano disfunzionali e irrazionali, ovvero se filtrano la realtà in maniera distorta e creano così una situazione di disagio e di malessere personale e/o relazionale.

 

Per rendere l'idea, immaginiamo di indossare un paio di occhiali dalle lenti verdi: vedremmo tutto verde e così se indossassimo un paio di occhiali rossi, gialli, blu......Ecco anche i nostri pensieri e le nostre credenze inconsapevoli funzionano in questo modo, sono il filtro attraverso cui interpretiamo quello che accade intorno a noi. Tuttavia, se questo filtro, derivato da pensieri disfunzionali, ci dà una visione distorta e irrazionale della realtà, non ci fa stare bene con noi stessi e con gli altri (e lo capiamo dalle emozioni che proviamo, dalle reazioni fisiologiche e dalle nostre azioni).

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Lo scopo della psicoterapia cognitivo-comportamentale è di ristabilire un nuovo stato di benessere psicofisico attraverso l’individuazione dei pensieri e degli schemi di ragionamento disfunzionali e la loro successiva modificazione con l’ausilio di specifiche tecniche. Inoltre, presuppone una fase di educazione in cui la persona viene istruita sulle caratteristiche del problema (fattori che lo scatenano, fattori che lo mantengono, principi d’azione…) e l’insegnamento di specifiche tecniche e abilità volte a ridurre lo stress e l’ansia e a gestire situazioni difficili, promuovendo quindi la crescita personale.

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